Ulisse a Lisbona

Ulises

Conta il leggenda quello che era Ulises, l'eroe greco, il fondatore di Lisbona. La prova di ciò sarebbe quella Lisbona, come Roma, è attraversata da sette colli, che circonderebbe la città originale.

Per questo motivo i Greci chiamarono la città Olissipo, nome che sarebbe una derivazione etimologica del nome del suo fondatore. Fin dall'epoca greca, la leggenda è rimasta presente ed è stata particolarmente promossa dagli scrittori lusitani del Rinascimento. In effetti, il mito ha una presenza molto forte in Tu Luisíadas di Luís de Camões

La leggenda è diventata teoria quando Teofilo Cailleux, Giurista belga degli s. XIX, ha interpretato in modo esaustivo la geografia omerica, secondo la quale Ulisse sarebbe passato per Lisbona provenendo da nord, attraverso l'Atlantico. Ulises sarebbe stato a Lisbona prima di provare a trasformarlo in Capo Malea (che Cailleux associa a Cape St. Vincent) da raggiungere Itaca.

In ogni caso, la fondazione di Lisbona è necessariamente anteriore, in quanto vi sono prove archeologiche che lo determinano un'antica presenza fenicia.

Anche per autori che già ammettevano che il mito non fosse solido, come Eca de Queiroz, hanno mantenuto un file versione umanista dell'idea che affermava che Ulisse non ha trovato il luogo fisico, ma lo spirito degli uomini di Lisbona. Il mito della fondazione di Lisbona è per Queiroz un esempio dei valori della condizione umana in termini di imperfezione. Per altri autori, come uomo felice, lo spirito civico e la voce dell'esilio. Tutto questo ha a che fare con la profondità della filosofia di Fernando Persona nella cultura portoghese, che prende la leggenda come un elemento costruttivo della realtà che costringe l'uomo a prendere una posizione attiva nel storia.


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