Una delle storie di mitologia greca Interpretato da Apollo, il coraggioso giovane con arco e frecce, è quello interpretato da Apollo e Dalfne. Apollo, fratello gemello di Artemide, figlio di Leto e del dio Zeus, eterno perseguitato da Era e custode di sua madre, si mise nel mirino di Eros, il dio dell'amore e del sesso.
Il mito dice che un bel giorno Apollo si prese gioco di Eros perché giocava con arco e frecce. Eros arrabbiato prese due frecce, una di ferro e l'altra d'oro, e ne scagliò una a Daphne, una graziosa ninfa e un'altra ad Apollo. Quello di ferro andò alla ninfa ma incitò all'odio e quello d'oro ad Apollo, infiammandogli il cuore d'amore. Ma a causa delle frecce Dafne odiava Apollo e Apollo poteva solo amarla. Daphne non voleva sposarsi e avere figli, preferiva cacciare e vagare per la foresta, così chiese a suo padre di lasciarla single.
Ma Dafne era molto bella e aveva molti pretendenti, e furono raggiunti dall'innamorato Apollo. L'ha inseguita e lei è sempre scappata fino a quando gli dei non si sono spostati e hanno aiutato Apollo a darle la caccia. La disperata Daphne chiese aiuto a suo padre e questo la trasformò in un misto di donna e albero con rami e corteccia. Apollo non poteva amarla come intendeva, ma in cambio le promise di amarla per sempre e di mantenerla sempre verde con i suoi poteri immortali.
Fonte e foto - wikipedia