La storia di Teti, la nereide madre di Achille

Matrimonio di Thetis e Peleo

Molte fontane in tutto il mondo sono decorate con statue di ninfe, le donne nude possiedono l'acqua. Ma chi erano le ninfe nella mitologia greca? Erano divinità femminili sempre associate a un luogo specifico. Non erano dee vere e proprie, ma spiriti divini associati alla natura il cui numero è veramente infinito. Possiamo ancora parlare di due tipi di ninfe: ninfe di prima classe e ninfe di seconda classe.

Le ninfe di prima classe sono a loro volta di varie specie in quanto vi sono ninfe di montagna, ninfe dei boschi e dei boschi, ninfe degli alberi e ninfe dell'acqua. Tra questi ultimi contiamo il nereidi, le ninfe del Mediterraneo e le oceanidi, quelle dell'oceano. Le ninfe di seconda classe sono quelle legate a località o razze. Il popolo sacrificava ugualmente ad entrambi e tra le ninfe acquatiche una bella nereide chiamata Zia.

Thetis era la figlia di Nereo, il vecchio del mare, e di una donna oceanica di nome Doris. È la nereide più famosa perché è la Madre di Achille e da solo è un personaggio famoso in letteratura, sebbene in realtà fosse una ninfa di poca adorazione nella vita reale. Ha Achille con il mortale Peleo per adempiere le profezie di Themis secondo cui suo figlio sarebbe stato superiore a suo padre, il re dei Mirmidoni. La verità è che Achille non era l'unico figlio della coppia che ha celebrato il loro matrimonio sul monte Pelio, ma Teti ha soffocato tutti i suoi figli appena nati in modo che non ereditassero i tratti mortali del padre. Un bel giorno Peleo sospettava tanta mortalità infantile ed era attento alla nascita del suo settimo figlio, Achille.

Il mito racconta che una notte la sorprese nel rituale con cui cercò di trasformare la bambina in un dio e poi, furioso, si buttò in mare e non tornò più. Ma l'aveva già fatto, a parte il famoso tacco.

Fonte - wikipedia

Foto - Miti e miti


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